Parliamo di schede tecniche di un vino.
Perché?
Perché in una delle chiacchierate con uno dei tanti amici importatori, mi sono sentita un bello sfogo proprio su questo argomento.
Diamo un nome a questo importatore, John, dal Texas.
John ha sparato a zero sul modo in cui molte cantine italiane concepiscono la promozione. La scheda tecnica e i depliant sono considerati da alcuni produttori come strumenti promozionali e di vendita fondamentali, a volte persino gli unici.
Uno dei problemi? Le schede tecniche sembrano fatte lo stampino per quanto si assomigliano.
“Cosa mi serve sapere che il vino di quell’annata ha una acidità pari a x? Ma secondo te, vado in un ristorante di Houston e gli racconto dell’acidità? Ma credi che sappiano cosa sia? Parliamo dei depliant? Mi mandano depliant cartacei e la cantina fa parte del circuito “sostenibile”. Che fine fanno i depliant? Sanno che siamo nell’era digitale e che ci sono altri modi per fare promozione e supportare le vendite?”
Vi evito altri commenti, perché credo che la questione delle schede tecniche sia estremamente importante.
Analizziamola un attimo.
Io faccio parte della guida Vinibuoni d’Italia e quando degustiamo i vini alla cieca non ci interessa l’acidità di un vino o l’estratto secco o nessun altro valore riportato in quella scheda. Siamo enologi? No, ma forse un po’ di vini ne abbiamo assaggiati. E quindi mi domando: se l’acidità non interessa a noi del settore (venditori, appassionati, esperti ecc), perchè dovrebbe interessare all’importatore e ai suoi agenti?
Domandiamoci questo: per gli agenti di John è davvero fondamentale sapere che la nuova annata del vino “FATTI UNA RISATA” della cantina “SONO QUA CHE RIDO” ha una acidità superiore di 0.8 rispetto all’anno precedente?
Lo pensiamo davvero?
Non sarebbe forse più utile fornire ad esempio informazioni comparative delle annate, informazioni più fruibili e finalizzate a dare un supporto alla vendita? E questo è solo un esempio…
Non possiamo più presumere che chi acquista vino per un ristorante o un bar sia un esperto. Le schede tecniche dovrebbero evolversi per diventare strumenti utili, non solo un elenco di valori analitici.
E quindi?
Quindi le schede tecniche, che sicuramente devono esistere in una azienda, dovrebbero assumere aspetti diversi da come sono oggi.
Chi ha esperienza di vendita lo sa: inviare un file Word con la classica foto della bottiglia a sinistra e la descrizione a destra non è più un supporto adeguato.
Il mondo del vino sta attraversando un periodo complesso. Continuare ad usare gli stessi strumenti di quando il mercato era florido non è una strategia lungimirante.
E poi, siamo nel 2024.
Evolve tutto, facciamo evolvere anche queste schede tecniche?
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